Maestro di sci: requisiti sempre necessari anche per l’esercizio temporaneo

Illogico distinguere fra esercizio stabile ed esercizio temporaneo della professione di maestro di sci. Ciò significa che comunque vanno rispettati i requisiti previsti a livello normativo. Questi i punti fermi fissati dai giudici (sentenza numero 957 del 7 febbraio 2025 del Consiglio di Stato), i quali hanno legittimato la posizione assunta dalla Provincia Autonoma di Trento, ossia il mancato accoglimenti della dichiarazione preventiva, presentata da due uomini, relativa allo svolgimento dell’attività di maestro di sci in forma autonoma, temporanea ed occasionale. Per i giudici non si può prescindere dai requisiti previsti a livello normativo per l’esercizio della professione di maestro di sci. Nello specifico, il superamento della prova di formazione comune (PFC), prova certificante l'abilità tecnica, comporta il rilascio del certificato di competenza, che,  consente di esercitare in Italia l'attività, senza alcuna limitazione temporale e senza dover procedere al riconoscimento del titolo, bensì con la diretta iscrizione all’albo tenuto dal collegio regionale (o provinciale) dei maestri di sci. Analizzando, nello specifico, la situazione relativa alla Provincia Autonoma di Trento, in assenza del certificato di competenza, è comunque necessario il superamento delle prove ‘Eurotest ed Eurosecurité’. E, più in generale, non vi sono motivi, chiariscono i giudici, per distinguere fra esercizio temporaneo o stabile della professione, che non fa mutare i livelli di sicurezza richiesti. Anche perché i pericoli e la preparazione necessaria a prevenirli si manifestano in modo identico a prescindere dal periodo di tempo in cui la professione è esercitata e la sicurezza dell’attività di insegnamento coinvolge tutti gli aspetti dell’insegnamento stesso.